giovedì 20 settembre 2012

Volere è potere?


Ed eccoci a settembre. Dopo la pausa estiva sono riprese le attività: tutte, sia quelle scolastiche che i lavori consigliari. Qualche “abile” titolista (nostrano) intitolerebbe: “Settembre: Scuole vs Amministrazione”, riferendosi alla questione dei finanziamenti alle Scuole FISM di cui magari vi è capitato di leggere nei giorni scorsi su alcuni mezzi di informazione locali. La questione è spessa: il Comune di Como eroga da decenni un contributo alle Scuole dell’infanzia della FISM a sostegno dell’attività svolta a favore dei bambini e delle loro famiglie. Quest’anno, a causa della difficile situazione economica in cui versano le casse del Comune (per i noti motivi sia locali che nazionali), la Giunta si è trovata nella condizione di non poter mantenere invariato il contributo totale che, diviso per il numero (aumentato) delle sezioni, si è tradotto in una diminuzione significativa (circa il 35%) di contribuzione per ciascuna sezione. Immediata la richiesta dei Presidenti delle Scuole Materne a rivedere la decisione assunta che, ad anno ormai iniziato, avrebbe reso impossibile in alcuni casi lo svolgimento delle attività; ad essa ha fatto seguito la pronta disponibilità di Sindaco e ViceSindaco a ridiscutere in Giunta la decisione, andando a recuperare le risorse dall’avanzo di amministrazione 2011. Il problema, però, non è risolto, ma solo rimandato: come dividere una torta più piccola per un numero maggiore di convitati? La solita questione della coperta corta…come uscirne? Ancora una volta la soluzione è nella condivisione dei problemi e nel dialogo costruttivo: martedì 18 c.m. alcuni esponenti della nostra Giunta (gli Assessori Magni, Pusterla e Cavadini, oltre al Sindaco che ha fatto gli onori di casa) si sono incontrati con i Presidenti delle Scuole FISM di Como per iniziare una collaborazione che porti ad adottare criteri diversi per la suddivisione delle minori risorse. Con buona pace di chi non perde l’occasione per fomentare inutili polemiche, è chiaro che l’Amministrazione non ha nessuna volontà politica di sminuire il lavoro delle Scuole dell’Infanzia paritarie, di cui riconosce il ruolo educativo e sociale svolto in città, soprattutto in alcuni quartieri di periferia, ma le condizioni attuali di gestione delle risorse costringono a ripensare, insieme, la distribuzione dei finanziamenti. Perché se il bilancio impone tagli non voluti, la volontà di risolvere le difficoltà rende possibile l’individuazione di soluzioni nuove, attraverso percorsi trasparenti di partecipazione. Como sta cambiando passo.
Marco Tettamanti

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